BRUXELLES - Nuovi contingenti a dazio zero per l'olio tunisino, semmai fossero accordati, farebbero parte di un mini-pacchetto con concessioni reciproche che, comunque, non sarà finalizzato di qui alla fine dell'anno.
Così fonti Ue vicine al dossier sembrano escludere l'ipotesi circolata nelle scorse settimane, secondo cui l'Ue sarebbe stata pronta a rinnovare nel 2018 le concessioni straordinarie fatte a Tunisi dopo gli attentati terroristici del 2015, con l'apertura di una quota supplementare per l'import a dazio zero di 35mila tonnellate di olio d'oliva per il 2016 e altrettante per il 2017, in aggiunta al contingente da 56.700 tonnellate già in vigore dal 1995. Su segnalazione di Confagricoltura, diversi europarlamentari italiani hanno presentato interrogazioni alla Commissione europea perché faccia chiarezza in modo formale.
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