BRUXELLES - La Commissione europea ha confermato che "l'ambasciatore Ue in Israele è stato convocato dal ministero degli esteri israeliano questa mattina" e che l'esecutivo comunitario "sostiene pienamente l'ambasciatore Ue in Israele". Lo ha detto una portavoce dell'esecutivo comunitario precisando che "è estremamente importante che" il diplomatico "possa continuare a lavorare nelle buone condizioni perché ciò fa parte del normale impegno che esiste con i nostri partner".
"Riguardo alla legge a cui si fa riferimento - ha precisato la portavoce - posso aggiungere che la maniera attraverso la quale Israele sceglie di definirsi è una questione interna ad Israele e spetta ad Israele decidere".
La portavoce ha poi aggiunto che l'esecutivo comunitario "rispetta il dibattito interno in corso in Israele e come abbiamo già detto in altre occasioni Israele si è impegnato a difendere i valori come i diritti dell'uomo, e ciò è al centro delle relazioni che abbiamo con Israele e gli altri Paesi nel mondo e ci aspettiamo che tali valori non siano rimessi in questione o minacciati".
Secondo la stampa questa decisione è giunta dopo incontri che Giaufret avrebbe avuto con diversi deputati per convincerli a modificare una controversa bozza di legge in discussione alla Knesset che definisce Israele quale Stato-nazione del popolo ebraico.
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