PARIGI - Francia e Germania rafforzano l'asse per i campioni industriali Ue. A poche settimane dal Consiglio europeo di marzo, la cancelliera tedesca Angela Merkel è volata a Parigi dal presidente Emmanuel Macron per discutere, tra l'altro, di una road map comune che consenta all'industria del Vecchio Continente di competere al livello globale. Un tema divenuto cruciale per Parigi e Berlino, dopo la bocciatura della fusione Siemens-Alstom, contestata da entrambi i governi come frutto di una impostazione troppo limitativa delle regole europee sulla concorrenza.
In conferenza stampa, Merkel ha insistito sulla necessità di "agire" di concerto su questo tema. Da parte sua, Macron ha spiegato che una 'road map' franco-tedesca in questo senso verrà presentata ai partner europei nel vertice del 21 e 22 marzo. "La relazione franco-tedesca è condizione necessaria per far progredire l'Europa", ha martellato il presidente, parlando di un rapporto "forte" ed "efficace" con Berlino, malgrado qualche reciproco mal di pancia.
Secondo la Sueddeutsche Zeitung, in edicola oggi, la Merkel intende intende infatti frenare la Francia sulla vendita di armi all'Arabia Saudita nel quadro del progetto di difesa comune sancito un mese fa ad Aquisgrana e il progetto tedesco Nord Stream 2 è stato freddamente accolto a Parigi. Nodi che i due leader hanno probabilmente evocato oggi dietro alle spesse mura dell'Eliseo, anche se dinanzi ai media Macron ha minimizzato su ogni possibile divergenza. Francia e Germania, ha assicurato il padrone di casa in ripresa nei sondaggi dopo la crisi dei gilet gialli, sono "attori sempre più vicini e coordinati per agire al livello dell'Ue a favore di un'Europa più unita, sovrana e democratica".
Tra l'altro, Parigi e Berlino lavorano attualmente alla costruzione di un colosso europeo per la produzione di batterie, una sorta di Airbus per l'auto elettrica che permetta di rispondere alla concorrenza asiatica. Un tema su cui oggi ha particolarmente insistito la leader tedesca. Secondo quanto riferito da Bruno Le Maire, il progetto prevede investimenti per circa 20 miliardi di euro, di cui 5-6 per i prossimi 3-4 anni.
Intervistato da Les Echos, il ministro francese dell'Economia ha precisato che Parigi e Berlino metteranno rispettivamente sul tavolo 700 milioni e 1 miliardo. All'iniziativa si è aggiunta la Polonia e la Spagna potrebbe seguire. "L'urgente bisogno di una comune strategia industriale europea" è stato manifestato oggi anche dal direttore della Bdi, l'associazione tedesca delle imprese e dell'industria, Joachim Lang. "L'Europa deve rafforzare il mercato unico, soprattutto per quel che riguarda servizi, energia e digitale", ha spiegato il numero uno della Confindustria tedesca.
L'incontro parigino è anche servito a lanciare un chiaro messaggio sulla Brexit: Macron e Merkel si sono entrambi detti disposti a concedere più tempo alla trattativa se Londra lo chiederà ma l'accordo raggiunto con l'Ue non si rinegozia. Sul tavolo dell'Eliseo anche le relazioni transatlantiche e la situazione internazionale.
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