BRUXELLES - Luce verde dei 28 ambasciatori dell'Ue all'accordo informale tra le istituzioni Ue, per rafforzare Frontex con 10mila agenti entro il 2027, per la gestione ed il controllo delle frontiere esterne comuni. L'Agenzia europea avrà anche maggiori poteri in tema di rimpatri e coopererà in modo più stretto con i Paesi terzi, compresi quelli di origine e transito dei flussi migratori. Concordato al tempo record di poco più di 6 mesi, il nuovo regolamento di Frontex rappresenta un importante cambiamento nella capacità dell'Unione di proteggere meglio, e in modo collettivo, le proprie frontiere esterne. L'intesa dovrà ora essere adottata in modo formale da Consiglio e Parlamento Ue. "D'ora in poi l'Agenzia avrà la piena capacità operativa e le competenze necessarie per dare un sostegno efficace e completo agli Stati membri" attraverso "un migliore controllo delle frontiere esterne, la lotta alla migrazione irregolare, i rimpatri e la cooperazione con Paesi terzi", ha commentato il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopolous, sottolineando come la nuova rafforzata Frontex servirà anche a "preservare lo spazio Schengen".
Gli ambasciatori di Italia, Spagna e Slovenia hanno votato contro l'ok all'accordo informale tra le istituzioni dell'Unione, per rafforzare Frontex con 10mila agenti entro il 2027. L'intesa, che ha ottenuto la luce verde degli altri 25 Paesi, ora dovrà essere adottata in modo formale da Consiglio e Parlamento Ue. Secondo quanto si apprende, l'Italia ha dato pollice verso perché come già più volte affermato nei mesi scorsi, il rafforzamento di Frontex non rispecchia l'approccio olistico chiesto da Roma, sottrae risorse nazionali e dal bilancio comunitario, che potrebbero essere invece spese in altro modo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA