BRUXELLES - "Huawei considera tutti i Paesi Ue come possibili sedi per strutture produttive in futuro": lo ha detto un portavoce di Huawei a margine di un evento in occasione del Capodanno cinese a Bruxelles, dove ieri il responsabile per l'Europa della società cinese, Abraham Liu, ha annunciato la decisione di aprire stabilimenti di produzione in Ue nei prossimi 20 anni.
"In Italia abbiamo già centri di ricerca e di sviluppo, ad esempio a Milano, e Huawei si sta impegnando a una presenza nel Paese sul lungo periodo", ha aggiunto, sottolineando che in questo modo "potremo veramente avere una rete 5G per l'Europa prodotta in Ue". Sui possibili danni economici che lo sviluppo del coronavirus potrebbe causare con la fuga delle aziende dalla Cina, il portavoce di Huawei rassicura: "Stiamo monitorando la situazione da vicino prendendo serie precauzioni, non prevediamo danni sia nel breve che nel lungo periodo".
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