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La Commissione sul caso Commerzbank: "Stop acquisizioni non per motivi economici"

La Commissione sul caso Commerzbank: "Stop acquisizioni non per motivi economici"

Una portavoce: "Le restrizioni siano proporzionate o basati su motivi legittimi"

Bruxelles, 24 settembre 2024, 16:54

Redazione ANSA

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La Commissione sul caso Commerzbank: "Stop acquisizioni non per motivi economici" © ANSA/EPA

La Commissione sul caso Commerzbank: "Stop acquisizioni non per motivi economici" © ANSA/EPA

BRUXELLES - Restrizioni alle libertà fondamentali "non possono essere giustificate per motivi puramente economici". Lo ha detto parlando "in generale" la portavoce della Commissione europea Veerle Nuyts, interpellata sulle eventuali restrizioni ammesse dalle regole del Mercato interno Ue nell'acquisizione da parte di Unicredit di Commerzbank. "Le restrizioni alle libertà fondamentali sono consentite solo se proporzionate e basate sui suoi interessi legittimi". Ci devono essere "motivi di sicurezza pubblica o ordine pubblico o motivi imperativi di interesse generale come la giustizia", ha aggiunto.

Le fusioni "potrebbero rendere le banche più resilienti agli shock grazie alla maggiore diversificazione degli asset e consentirebbero alle banche europee di avere modelli aziendali più efficienti, perseguire strategie di crescita e investire nella digitalizzazione", riferisce ancora la Commissione. L'esecutivo Ue "non commenta i singoli casi di consolidamento" come Commerz-Unicredit. "Banche globali più grandi e diversificate andrebbero a vantaggio dell'economia dell'Ue" ma le piccole "continuano a essere essenziali per le economie locali, per la concorrenza e quindi per i depositanti e i consumatori".

Rifiutandosi di commentare i singoli casi di consolidamento bancario, la Commissione ha detto che "il settore bancario nell'Unione Europea ha solide posizioni di capitale e sufficiente liquidità". "Ciò è dovuto alle riforme attuate, tra cui l'Unione bancaria", ha spiegato la portavoce. Rispetto all'ipotesi che fusioni possano rendere le banche "più resilienti", la portavoce ha comunque sottolineato che "allo stesso tempo, l'integrazione del mercato dovrebbe sempre essere combinata con adeguate garanzie per proteggere la stabilità finanziaria in tutti gli Stati membri".

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