La Corte dei Conti europea - nel
suo secondo secondo rapporto sul Fondo Fiduciario per l'Africa,
creato dalla Commissione nel 2015 per "contribuire a una
migliore gestione dei flussi migratori" - sostanzialmente boccia
l'operato dell'esecutivo Ue, individuando profondi carenze nel
programma. Benché "flessibile" e capace di generare "molti dati
utili sulle cause della migrazione", il Fondo (Eutf in inglese)
"non è abbastanza focalizzato sulle priorità" e "a causa di un
sistema di monitoraggio impreciso i risultati presentati sono
sopravvalutati". Infine i "rischi di violazioni dei diritti
umani non sono affrontati con attenzione".
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