La Camera preliminare II della
Corte penale internazionale (Cpi) ha rilevato che, non avendo
arrestato Putin mentre si trovava sul proprio territorio e non
avendolo consegnato alla Corte, la Mongolia non ha ottemperato
alla richiesta della stessa Corte di cooperare in tal senso,
contrariamente alle disposizioni dello Statuto di Roma,
impedendo così a questa istituzione di esercitare le proprie
funzioni e i propri poteri. In considerazione della gravità
della mancata cooperazione, la Camera ha ritenuto necessario
deferire la questione all'Assemblea degli Stati membri. Lo fa
sapere la Cpi.
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