"La delegazione del Movimento 5
Stelle ha presentato, a mia prima firma, una interrogazione
sull'impatto della depenalizzazione del reato di abuso d'ufficio
in Italia. Il caso umbro che vede coinvolta la Presidente di
Regione Donatella Tesei e l'assessore regionale alla
programmazione europea, indagate per abuso d'ufficio in
un'inchiesta sull'utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo
rurale, non può essere ignorato dalla Commissione europea". Lo
scrive in una nota Giuseppe Antoci, europarlamentare del
Movimento 5 Stelle.
"L'abuso d'ufficio non è più reato e la procura di Perugia ha
archiviato l'indagine su di loro alzando bandiera bianca sulla
gestione opaca dei fondi europei. A fronte di queste
preoccupazioni, nell'interrogazione chiediamo alla Commissione
di indicare quali misure potrebbe adottare per rafforzare la
trasparenza e l'integrità nella gestione dei fondi della
Programmazione Ue in Italia, in risposta alla depenalizzazione
dell'abuso d'ufficio. È urgente inoltre avviare una valutazione
dell'assegnazione delle risorse del programmi di sviluppo rurale
in Umbria e che non siano stati compromessi da potenziali
conflitti di interesse. L' impatto della depenalizzazione
dell'abuso d'ufficio sulla corretta gestione dei fondi europei
può essere devastante e il nostro impegno è quello di evitarlo",
conclude Antoci.
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