BRUXELLES - L'arresto a Parigi dell'antagonista milanese Rexhino Abazaj, noto come 'Gino', segna una nuova svolta nella vicenda giudiziaria dell'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis. Abazaj, infatti, è tra gli attivisti accusati nel febbraio 2023 di aver partecipato alla stessa presunta aggressione ai danni di manifestanti di estrema destra a Budapest, che ha portato Salis ad un lungo periodo in carcere. L'eventuale estradizione verso l'Ungheria dell'attivista potrebbe costituire un precedente significativo anche per le sorti dell'eurodeputata, che via social si è detta "preoccupata" dall'arresto in Francia "dell'amico e compagno Gino". Gli avvocati Mauro Straini e Eugenio Losco, che difendono sia Ilaria Salis sia Gabriele Marchesi (altro imputato per i medesimi fatti di Budapest), sono già stati contattati per collaborare con il legale francese che difende Abazaj.
L'attivista è atteso mercoledì all'udienza di convalida dell'arresto, nella quale si potrebbe già decidere sulla richiesta di estradizione presentata dalle autorità ungheresi. "Dal punto di vista di Ilaria Salis è prematuro capire se ci saranno ripercussioni, perché non conosciamo ancora i dettagli del mandato d'arresto europeo e delle accuse contestate," ha dichiarato Losco all'ANSA, aggiungendo però che "non vorremmo che la tempistica di questa misura sia stata pensata dal governo di Viktor Orban per influire sull'attuale richiesta di revoca dell'immunità nei confronti della signora Salis".
La questione dell'estradizione è infatti cruciale anche per il destino di Salis, la cui immunità parlamentare è attualmente in discussione presso l'Eurocamera. Lunedì pomeriggio, la Commissione Affari Giuridici ha mosso il primo passo nella procedura di analisi della richiesta di revoca della sua immunità, nominando l'eurodeputato spagnolo del Ppe Adrián Vázquez Lázara come relatore per il dossier di analisi della richiesta presentata da Budapest il 10 ottobre. A collegare le decisioni delle autorità francesi con quelle in corso all'Eurocamera ci pensa l'eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri, che su X ha sottolineato che "se la Francia deciderà che le accuse contro Abazaj non sono una persecuzione contro un dissidente, ma il risultato di un'azione criminale, sarà più difficile per il Parlamento europeo respingere la richiesta di revoca dell'immunità della Salis".
Ne frattempo Abazaj, non godendo di immunità parlamentare, rischia di subire lo stesso carcere duro che ha colpito Ilaria Salis per 15 mesi. E infatti proprio la deputata italiana, tramite un appello sui social lancia un appello a difesa dell'attivista milanese auspicando "che la stessa energia collettiva che è stata in grado di liberarmi e riportarmi a casa possa incidere sulla realtà anche questa volta".
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