BRUXELLES - "Indubbiamente il tema TikTok e dei social delicati come quelli, è un tema strategico. Se ne è parlato anche formalmente nei lavori questa mattina. Certamente c'è una grande attenzione da parte del governo, perfettamente coadiuvato anche delle autorità che come sapete si occupano in questo caso della riservatezza dei dati". Lo ha detto il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione Alessio Butti, in un punto stampa al termine della riunione dei ministri Ue responsabili per le telecomunicazioni a Bruxelles, in merito alle accuse rivolte a TikTok di aver amplificato i contenuti del candidato filorusso di estrema destra Călin Georgescu a scapito di altri candidati alle elezioni presidenziali in Romania.
"La commissaria Virkkunen ha affrontato il tema" del futuro delle infrastrutture digitali "con solidità", ha poi detto parlando di un altro tema della riunione del Consiglio. "Abbiamo letto le sue prime dichiarazioni e siamo assolutamente d'accordo con lei, nel senso che l'Europa deve ritrovare la capacità e soprattutto la voglia di investire relativamente a tutto ciò che è infrastruttura, si parla ovviamente di cloud, di intelligenza artificiale, di cavi sottomarini", ha detto ancora.
Butti si è soffermato quindi sul dossier dei cavi sottomarini, "un tema - ha detto - che oggi ha occupato i lavori del Consiglio lungamente e su cui l'Italia, anche per la posizione strategica che ricopre a livello geopolitico, intende essere estremamente proattiva". I cavi sottomarini, in ragione delle "informazioni di portata e dimensione straordinarie" che vi passano, "pongono un problema - ha aggiunto - quello di difendere un'infrastruttura determinante per lo sviluppo economico sociale e politico del mondo".
Gli obiettivi del decennio digitale "restano validi per quanto riguarda la connettività, salvo i possibili adattamenti per garantire la neutralità tecnologica a fronte dell'evoluzione del mercato" ma serve una loro "revisione" per "assicurare coerenza rispetto ai continui sviluppi delle tecnologie più avanzate, in particolare cloud computing, intelligenza artificiale, 6G in modo che l'Unione possa meglio supportare le imprese europee nella competizione globale con i colossi statunitensi e asiatici", aveva detto nella mattinata durante la riunione.
"Per quanto riguarda il 6G, è necessario che l'Unione agisca tempestivamente per promuovere la leadership tecnologica da parte delle proprie imprese, supportando ricerca e investimenti, sostenendo il coordinamento tra Stati membri e promuovendo le iniziative più idonee in tema di standardizzazione, allocazione dello spettro, sostenibilità, riforma del venture capital e sostegno alle Pmi", ha aggiunto. "La definizione di standard globali appare particolarmente cruciale perché garantisce sovranità tecnologica, sicurezza digitale e un vantaggio competitivo sui mercati internazionali: questo approccio è indispensabile non solo per mantenere la competitività globale dell'Europa, ma anche per meglio affrontare le sfide della doppia transizione digitale e green",. ha sottolineato. L'Unione secondo il sottosegretario "deve considerare misure di separazione contabile al fine di avere maggiore trasparenza sui costi energetici collegati alle infrastrutture digitali e ai servizi innovativi, compresa l'intelligenza artificiale generativa, anche al fine di far emergere l'esistenza di sussidi incrociati con attività in monopolio o dominanza economica".
"La problematica principale per le reti e le infrastrutture digitali europee è costituita dalla perdurante mancanza di un mercato unico delle comunicazioni elettroniche, tale mercato unico permetterebbe la fornitura di servizi paneuropei e la crescita delle imprese su base continentale, agevolando in questo modo il raggiungimento degli obiettivi del decennio digitale", ha continuato.
"Sebbene iniziative importanti come il Connecting Europe Facility e il Digital Europe Programme mirino a rafforzare le infrastrutture digitali su base europea, esso si rivelano inadeguate a risolvere le criticità strutturali dell'Unione causate dalla frammentazione dei mercati e dalla mancanza di coordinamento tra Stati membri che compromettono la capacità di investire degli operatori e la competitività dell'Unione nel suo complesso" ha aggiunto, sottolineando come la creazione di tale mercato unico appaia "indispensabile poiché risulta essere lo strumento decisivo per raggiungere gli obiettivi del decennio digitale".
Butti si è anche congratulato con la presidenza ungherese per il testo di conclusioni sul Libro bianco sulle esigenze nelle infrastrutture digitali fatto adottare dal Consiglio. In linea con la posizione dell'Italia, "le profonde trasformazioni che stanno rivoluzionando il settore delle telecomunicazioni impongono lo sviluppo e l'ammodernamento delle infrastrutture digitali dell'Ue per il rilancio della competitività dell'Europa come mercato unico".
"Nelle conclusioni si valorizza, aderendo alla posizione dell'Italia, l'importanza della convergenza tra reti ad altissima capacità, l'edge cloud computing e l'intelligenza artificiale e si sottolinea la necessità di promuovere lo sviluppo di servizi paneuropei e modelli di business innovativi e sostenibili, inclusi quelli relativi alla connettività mobile", ha detto. "L'Italia, favorevole alla creazione del mercato unico, esprime piena soddisfazione per i risultati raggiunti e sostiene l'approvazione formale delle conclusioni del Consiglio sul Libro bianco", ha concluso.
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