BRUXELLES - La Commissione europea valuterà la "possibilità di proporre, entro il terzo trimestre del 2025, misure commerciali per garantire una disponibilità sufficiente di rottami ferrosi nell'Ue" e aiutare il settore a risollevarsi.
E' quanto emerge dall'ultima bozza del piano d'azione Ue per l'acciaio che sarà presentato mercoledì, di cui l'ANSA ha preso visione.
"Un numero importante di Paesi terzi non consente l'esportazione di rottami ferrosi verso l'Ue, riducendo così l'accesso a questa materia prima secondaria strategica. Alcuni Paesi inoltre applicano sussidi sleali per sostenere le loro industrie di riciclaggio e produzione di metalli", motiva Bruxelles nella bozza di piano d'azione, suscettibile a modifiche fino a pubblicazione. Nella comunicazione si osserva che "il volume di rottami utilizzati per il riciclaggio nell'Ue sta diminuendo" a causa della mancanza di domanda da parte dell'industria europea (soprattutto per l'acciaio) e i prezzi più alti dei rottami pagati dai produttori di acciaio e alluminio nei Paesi terzi, spesso a causa di "distorsioni commerciali, come ad esempio i sussidi, o a condizioni di mercato non eque". Di conseguenza, si legge, le esportazioni di rottami ferrosi sono più "che raddoppiate negli ultimi anni, raggiungendo un massimo di 19,43 milioni di tonnellate nel 2021 (circa il 20% del totale dei rottami prodotti nell'Ue) e si prevede un nuovo record per i rottami di alluminio nel 2024, con esportazioni che dovrebbero superare i 1,3 milioni di tonnellate".
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