"Oggi parleremo di due questioni
importanti, che hanno un vero impatto sulla qualità della vita e
la salute cittadini: la revisione a medio termine della
strategia sulla biodiversità 2020 e la qualità dell'aria". Così
Carole Dieschbourg, ministro dell'ambiente del Lussemburgo e
alla presidenza di turno dell'Ue, al suo ingresso al Consiglio
ambiente oggi a Bruxelles. Per l'Italia, alla riunione,
partecipa il sottosegretario all'ambiente, Silvia Velo.
"Sulla qualità dell'aria siamo stati bloccati due anni e
speriamo che i ministri siano in grado di fare un grande passo
avanti, per assicurare la salute dei nostri cittadini", afferma
Dieschbourg, riferendosi all'intesa in vista fra i 28 sulla
direttiva che riguarda i nuovi limiti nazionali delle emissioni
inquinanti dal 2020 fino al 2030 (NEC). Si parla di anidride
solforosa (SO2), ossidi di azoto (NOX), composti organici
volatili non metanici, micropolveri sottili (Pm 2.5), ammoniaca
e metano. La presidenza lussemburghese è decisa a strappare il
compromesso per poter avviare i negoziati con Parlamento europeo
ed esecutivo Ue.
Sul fronte biodiversità l'obiettivo è riuscire a fermare la
perdita di patrimonio naturale nell'Ue. A questo scopo la
Commissione europea sta esaminando le direttive Uccelli e
Habitat, difese da 500mila cittadini, ong, ma anche dai ministri
dell'ambiente di Italia, Germania, Francia, Spagna e Polonia,
Slovenia, Romania, Croazia e Lussemburgo. "Abbiamo bisogno di
agire urgentemente", ha detto Dieschbourg, rimarcando che "le
direttive Habitat e Uccelli funzionano laddove sono bene
applicate, ma c'è ancora molto da fare sulla conservazione.
Occorre assicurare il finanziamento delle direttive, non
modificarle", ha concluso il ministro lussemburghese. (ANSA)
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