"Le scadenze sono fissate non per lasciarle scadere ma per essere usate, e non per lasciare solo trascorrere il tempo, per questo conto sul fatto che questa finestra di opportunità venga utilizzata utilmente", ha detto Oettinger. L'ultimatum russo a Kiev per il pagamento del debito per il gas scade lunedì mattina, e il rischio è che Mosca chiuda i rubinetti delle forniture del metano. Per questo, ha concluso il commissario, "miro ad avere un incontro trilaterale il prima possibile" con le due parti.
In mattinata, al suo arrivo al Consiglio Ue energia a Lussemburgo, il commissario aveva affermato: "Mi aspetto che le discussioni tra i ministri russo e ucraino dell'energia e gli ad delle società gasiere possano riprendere domani", in località da definire. "Ci eravamo messi d'accordo che le due delegazioni - ha aggiunto il commissario - parlino con i loro presidenti e premier rispettivi, ed è quello che è successo ieri". Bruxelles aspetta quindi nelle prossime ore "una telefonata" di conferma.
Intanto, ha rilanciato l'allarme Oettinger, "l'Ue continua a essere vulnerabile" sul fronte del gas. Per questo "dobbiamo fare di tutto perché la nostra dipendenza diminuisca e non sia la base per far nascere pressioni" politiche. "Nei prossimi mesi", ha assicurato Oettinger, ci saranno stress test per verificare meglio la capacità di resistenza dei paesi Ue a uno stop delle forniture via l'Ucraina.
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