"I cittadini europei chiedono trasporti efficienti, veloci e sostenibili. È questa la strada per unire l'Europa ed è su questi obiettivi che i 30 miliardi che l'Unione europea stanzia devono essere spesi". Così l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Mario Furore, intervenendo in plenaria in un dibattito sul meccanismo per collegare l'Europa (Cef), che servirà a finanziare i progetti infrastrutturali fondamentali nei settori dei trasporti, del digitale e dell'energia.
"Inoltre - ha proseguito - è assurdo continuare a ignorare le critiche della Corte dei Conti europea al progetto Tav Torino-Lione sui ritardi vergognosi, le previsioni di traffico gonfiate e le conseguenze dannose sull'ambiente. Il finanziamento di questa opera, incluso nell'accordo che in votazione al Parlamento europeo, è un autogol che non può lasciarci indifferenti".
"Piuttosto concentriamoci su opere che abbiano un reale valore aggiunto, opere che servono ai cittadini e non cattedrali nel deserto. Per queste ragioni - ha concluso - il Movimento 5 Stelle non potrà sostenere pienamente il provvedimento".
Sulla questione è intervenuta anche Eleonora Evi, eurodeputata di Europa Verde. "I finanziamenti europei del programma CEF 2 non sono in linea con il Green Deal europeo, e per questo come gruppo Greens/EFA chiediamo al Parlamento di respingerlo", ha detto Evi. "E' a dir poco sconcertante - ha aggiunto - che l'Ue continui a finanziare opere come il TAV Torino-Lione, che non sono solo uno spreco di soldi, ma anche un danno a clima e ambiente, come certificato dalla Corte dei conti europea."
Riproduzione riservata © Copyright ANSA