BRUXELLES - Il Green Deal e la digitalizzazione “costituiscono una grande opportunità per l’Italia” e rappresentano un’occasione da non perdere per sviluppare la competitività del suo sistema produttivo e delle sue eccellenze ponendole all’avanguardia in Europa e nel mondo. Lo ha detto all’ANSA il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, in occasione del lancio della nuova newsletter che l’Agenzia ha voluto dedicare ai due temi che saranno al centro dell’azione Ue nei prossimi anni: lo sviluppo sostenibile e digitale.
“Mi rallegro dell’iniziativa dell’ANSA perché riflette quella che l’Unione considera come sua grande priorità”, ha osservato Gentiloni. Un obiettivo, ha poi aggiunto, “che non è stato cancellato dalla pandemia e che nei prossimi mesi sarà più che mai al centro” dell’azione europea. Per sostenere e incentivare le due transizioni, ovvero quello verso l’economia verde e quella verso la digitalizzazione, l’Ue è pronta a mettere a disposizione dei Paesi membri una quantità di risorse “veramente notevole. Difficile trovare uno dei grandi capitoli delle risorse Ue – politiche agricole e di coesione compresi – che non abbia almeno in parte una connotazione ambientale”, ha sottolineato il commissario. “Secondo le proiezioni fatte, la strategia Ue potrebbe mettere in moto investimenti verdi per circa 1000 miliardi”. Ma al di là delle cifre, per Gentiloni è il messaggio che conta. “C’è un grande interesse tra gli investitori finanziari per questo ruolo d’avanguardia che vuole svolgere l’Ue sul fronte ambientale. Naturalmente in questa fase le imprese attraversano una fase temporanea di difficoltà e per questo – ha detto ancora l’ex presidente del Consiglio – ci deve essere un adeguato supporto da parte degli investimenti pubblici”.
Un sostegno importante arriverà anche dagli strumenti del Next Generation Eu, più conosciuto come Recovery Fund. Anche perché, ha sottolineato Gentiloni, “se c’è una cosa che la Commissione verificherà, nei piani che saranno presentati dai singoli governi, sarà la loro coerenza con gli obiettivi strategici del Green Deal e della transizione digitale”. Coerenza che si dovrà tradurre nel rispetto di un semplice principio basilare: destinare le risorse a disposizione a investimenti che vadano in questa direzione e non a iniziative di segno opposto.
Sullo scorporo dal calcolo del deficit degli investimenti pubblici destinati al Green Deal e alla transizione digitale, il commissario si è mostrato possibilista. “E’ un capitolo della discussione in corso e che nel primo semestre dell’anno prossimo dovrebbe portare alla presentazione di proposte e all’individuazione di forme per proteggere e sostenere gli investimenti pubblici”.
Dopo aver ricordato che tra gli strumenti messi a disposizione dei singoli Paesi c’è anche il Just Transition Fund – che assegna all’Italia qualcosa di più di due miliardi di euro – Gentiloni ha confermato che questi soldi potranno essere utilizzati anche per garantire un futuro migliore a Taranto e ai suoi impianti siderurgici. “La zona di Taranto è un caso di scuola. Il fondo Ue è nato per intervenire nelle situazioni più difficili. Ma sta agli stati presentare piani di transizione per le zone o gli impianti particolarmente inquinanti”.
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