BRUXELLES - Il bando degli Usa per vietare a Hauwei l'accesso alle tecnologie americane, che coinvolge anche i microchip cinesi per alimentare gli smartphone, mette a rischio gli operatori di telecomunicazioni europei. Secondo una recente analisi di mercato di Strand Consulting, le società di tlc europee hanno contratti in corso con Huawei per la fornitura di apparecchiature in tutti i Paesi Ue ad eccezione della Slovacchia.
Huawei ha riferito che "è ancora troppo presto per determinare quale sarà l'impatto, se ci sarà, sulla nostra catena di approvvigionamento", ma ha avvertito che "alla fine saranno i consumatori dell'Europa e del mondo a soffrire" a causa dei tentativi degli Stati Uniti di ostacolare l'azienda.
Lo scorso gennaio, la Commissione Ue ha chiesto di ridurre la sua dipendenza dalle apparecchiature cinesi per le future reti 5G, ma le capitali nazionali stanno agendo con misure differenti. Alcuni, come la Repubblica Ceca e la Polonia, stanno facendo eco alla linea degli Stati Uniti di tagliare l'accesso al mercato di Huawei. Altri, come la Francia, affermano che abbandoneranno gradualmente l'azienda nel corso del decennio, mentre Germania e Spagna non hanno ancora preso una posizione chiara. Il Regno Unito ha deciso di eliminare le apparecchiature Huawei entro il 2027 perché la sua agenzia di sicurezza informatica ha scoperto che non poteva garantire la sicurezza richiesta.
Per ora, gli operatori europei fanno ancora molto affidamento su Huawei per le sue reti 4G e alcuni governi europei stanno elaborando piani di emergenza. Il più grande operatore europeo, Deutsche Telekom, si è preparato all’eventualità di uno divieto Usa stringendo un accordo con Huawei per ottenere un accesso privilegiato alle scorte.
Il bando Usa contro Huawei: https://www.commerce.gov/news/press-releases/2020/08/commerce-department-further-restricts-huawei-access-us-technology-and
Lo studio di Strand: http://www.strandreports.com/sw8772.asp
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