Oltre 90 eurodeputati e una quarantina di parlamentari nazionali da tutta Europa chiedono all’Ue di ritirarsi dell’Energy Charter Treaty (Ect), il trattato che, tra le altre cose, protegge gli investimenti internazionali nel settore dell’energia. In una lettera aperta, politici di tutti gli schieramenti fatta eccezione per il Ppe e i gruppi euroscettici, chiedono di approfittare del negoziato per la riforma dell’Ect, cominciato in luglio, per ritirare l'adesione dell'Ue.
L’Ue vuole riformare la Carta, firmata nel 1994 da oltre 50 paesi, tra cui quelli europei. Fa eccezione per l’Italia, che si è ritirata nel 2016 dopo una controversia sul sistema di arbitrato per la risoluzione delle dispute. Anche gli europarlamentari hanno nel mirino lo stesso meccanismo. L’accordo va abbandonato, dicono, perché l’arbitrato per le controversie è una minaccia per l’autonomia delle politiche climatiche Ue.
La proposta Ue per la riforma dell’Energy Charter Treaty.
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