Il 16 settembre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen presenterà alla plenaria dell’Europarlamento il piano per i nuovi target per le emissioni al 2030. Attualmente è il 40%. Il mandato iniziale dei leader europei invitava a "esplorare" un obiettivo tra il 50 e il 55%. Quasi certamente, von der Leyen proporrà un taglio delle emissioni a livello Ue di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. Il target verrà inserito nella legge sul clima, che già prevede la decarbonizzazione dell’economia del continente entro il 2050 e implicherà una modifica sostanziale della legislazione su ambiente e clima dell’Ue, dall'Ets ai target per rinnovabili ed efficienza, solo per menzionare i più importanti.
La Commissione prevede di adattare le sue politiche ai nuovi target nei prossimi nove mesi. Ma prima tutte le istituzioni europee coinvolte prenderanno posizione sui target in sé. Succederà da metà a settembre a metà ottobre, con il dibattito che dividerà le fazioni al massimo per cinque o sei punti percentuali. Tra chi cercherà di abbassare il target al 50% e chi tenderà verso il 55% e oltre.
Tra questi ultimi, gli eurodeputati della Commissione Ambiente dell’Europarlamento, che in settimana hanno votato per il 60%. Ma, prima che questi diventi la posizione dell’Eurocamera, dovranno cercare una conferma non scontata nella plenaria di ottobre.
Il banco di prova più importante sarà il vertice del 15 ottobre, dove i leader Ue avranno un primo confronto sulla proposta con l’obiettivo di prendere una decisione finale entro dicembre. In quel consesso si vedrà in che misura l’ambizione della von der Leyen sarà condivisa dagli Stati.
Insieme ai nuovi target, la prossima settimana la Commissione pubblicherà una prima valutazione dei National Energy and climate plans e le linee guida per Stati membri per preparare i recovery plans. A ottobre i ministri dell’ambiente (1 ottobre) e dell’energia (5 ottobre) discuteranno della proposta di von der Leyen, nella plenaria prevista per la settimana del 5 ottobre l’Europarlamento voterà la sua posizione in merito.
Il 14 ottobre, un giorno prima del summit Ue, la Commissione rilancerà. In calendario c’è l’adozione di un nutrito gruppo di strategie: riqualificazione energetica degli edifici, eolico offshore, metano, e chimici. Lo stesso giorno il collegio intende approvare il rapporto sullo State of the Energy Union con valutazione dettagliata dei 27 piani nazionali energia e clima.
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