Le Pmi europee del settore edile chiedono di rendere più incisivo il piano per l’economia circolare presentato dalla Commissione Ue in marzo garantendo la disponibilità di un numero sufficiente di strutture per rifiuti situate vicino alle imprese di costruzione o ai cantieri e di rivedere gli standard dei prodotti da costruzione per aumentare l'utilizzo di materie prime secondarie.
Sono due delle proposte inserite in un position paper dell’associazione di categoria Ebc. L’intezione è posizionarsi nel dibattito sull’economia circolare "sostenendo il disaccoppiamento della crescita economica dall'uso delle risorse e la combinazione del progresso economico con gli obiettivi climatici". In ottobre la Commissione europea dovrebbe presentare la Renovation wave, l’iniziativa per incentivare la ristrutturazione degli edifici verso l’efficienza energetica.
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