La Commissione europea ha avviato un'indagine approfondita per valutare se l'assegnazione da parte delle autorità della Polonia di un blocco di frequenza per il 4G a Sferia sia in linea con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato. Sferia è un operatore di telecomunicazioni polacco, controllato dal gruppo di capitali Cyfrowy Polsat.
La Commissione ha ricevuto denunce da una serie di operatori concorrenti che sostengono che, nel 2013, le autorità polacche hanno assegnato a Sferia un blocco di frequenza di 800 MHz senza una procedura di selezione, senza costi aggiuntivi e senza obblighi di copertura. Ad altri, invece, i restanti blocchi di frequenza sono stati assegnati soltanto tre anni più tardi, nel 2016, attraverso una procedura concorrenziale, a fronte di un corrispettivo (in media) di circa 390 milioni di euro e con obblighi di copertura.
Secondo il quadro normativo dell'Ue per le comunicazioni elettroniche, l’assegnazione delle frequenze da parte degli Stati membri agli operatori, se avvengono senza massimizzare i ricavi delle società, non costituiscono in linea di principio un aiuto di Stato, a condizione che vi sia parità di trattamento per gli operatori, in linea con il principio di non discriminazione. Diversamente, l'assegnazione può costituire un aiuto di Stato che, se non oggettivamente giustificato, può essere incompatibile con il mercato interno.
Il quadro normativo Ue per le comunicazioni elettroniche: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=LEGISSUM:l24216a
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