I cinque giganti del web, Google, Amazon, Microsoft, Facebook e Apple, investono sempre di più nell'attività di lobbying in Ue: 21 milioni di euro in totale nel 2019. La cifra rappresenta quasi il doppio di quanto speso per fare pressione a Bruxelles dall'industria automobilistica europea. E' quanto emerge da un rapporto di Corporate Europe Observatory, che riporta i dati di Lobbyfacts.eu.
Le 5 grandi aziende della Silicon Valley, note come 'Gafam', risultano tutte tra le principali aziende che più investono in attività di lobbying a Bruxelles. Google, con 8 milioni di euro, è la società più attiva tra tutte le aziende singole in Ue, seguita da Microsoft con 5 milioni. Cifre che sovrastano anche il gigante petrolifero Shell e il peso massimo della farmaceutica Bayer, entrambi con investimenti intorno ai 4,3 milioni di euro, al terzo e quarto posto. Facebook segue a ruota al quinto posto con circa 4,2 milioni di euro. Apple e Amazon, invece, sono più distanziate, rispettivamente sedicesima (con oltre 2 milioni di euro) e ventitreesima (con oltre 1,7 milioni di euro).
Un totale, quello dei cinque giganti made in Usa, che supera anche la potente industria auto: le sette maggiori case europee - Volkswagen, Daimler, BMW, Renault, Ford, Fiat Chrysler e Peugeot - hanno sborsato un totale di 7,9 milioni di euro per fare pressioni nel 2019, meno della metà di quanto speso dai Gafam.
Le grandi piattaforme del web rientrano anche tra le prime quindici società che hanno avuto più riunioni con rappresentanti di alto livello della Commissione europea: ancora una volta, Google è in cima alla lista con 254 colloqui, mentre Facebook e Microsoft seguono rispettivamente al terzo e quarto posto con 155 e 141 incontri.
Il rapporto: https://corporateeurope.org/en/2020/09/big-tech-lobbying
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