L'Italia dovrebbe investire le risorse del piano per la ripresa Ue su efficienza energetica degli edifici, sviluppo di trasporti sostenibili e decarbonizzazione del settore elettrico, con la riduzione dell'incidenza del gas naturale e produzione di elettricità rinnovabile. Il suggerimento viene dalla Commissione europea, che ha pubblicato le valutazioni dei piani nazionali energia e clima (Pnec) di tutti i paesi Ue.
Secondo il documento, il Pnec italiano "rispetta ampiamente" le indicazioni generali della Commissione, ma dovrebbe fornire più dettagli su come intende arrivare ad alcuni target, come la riduzione delle emissioni derivanti dall'uso dei terreni (LULUCF). Le parti del piano che riguardano l'efficienza energetica, la sicurezza dell'approvvigionamento e mercato interno dell'energia presentano lacune, e mancano del tutto obiettivi quantificabili su ricerca e innovazione e un piano a lungo termine per le ristrutturazioni edilizie. La valutazione del piano è accompagnata da alcune raccomandazioni per utilizzare al meglio i fondi del recovery plan per la transizione dell'economia.
Oltre a edilizia e rinnovabili le altre azioni prioritarie per l'utilizzo dei fondi Ue sono una revisione del sistema di tasse e le sovvenzioni per renderle coerenti con la transizione verde, la continuazione del programma di dismissioni delle centrali a carbone entro il 2025, misure e investimenti a sostegno dell'economia circolare, infrastrutture e adattamento ai cambiamenti climatici.
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