Riqualificare 35 milioni di edifici entro il 2030 all’insegna dell'efficienza energetica per creare 18 milioni di posti di lavoro in 10 anni e ridurre le emissioni. E' la Renovation wave, la "ondata" di ristrutturazioni edilizie che la Commissione ha intenzione di promuovere nell'ambito del Green Deal europeo.
Le priorità sono: ridurre la povertà energetica, con la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni peggiori; rendere più efficienti i palazzi pubblici, come scuole, ospedali e strutture amministrative; decarbonizzare i sistemi di riscaldamento e raffreddamento. La Commissione intende dare sostegno all’azione su questi tre settori con: contributi Ue attraverso il Recovery plan, le garanzie di InvestEU, fondi della politica di coesione nell'ambito di React-EU, soprattutto per l’assistenza tecnica, per la quale viene arruolata anche ELENA (European Local Energy Assistance) per l'assistenza allo sviluppo dei progetti.
La capacità amministrativa e le informazioni ai cittadini, secondo il documento, rivestono un ruolo altrettanto importante che i contributi finanziari. Secondo la Commissione, se tutte queste azioni fossero attuate insieme le emissioni di gas a effetto serra degli edifici si ridurrebbero del 60%, il loro consumo energetico finale del 14%, e il consumo di energia per riscaldamento e raffreddamento del 18%, rispetto al 2015.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA