BRUXELLES - Una parte "significativa" delle risorse del Recovery Fund dovrà servire per promuovere l'adozione di strumenti digitali per i governi dei Ventisette. E’ la posizione espressa dal ministro dell'Economia portoghese, Pedro Siza Vieira, che durante una videoconferenza organizzata da Digital Europe ha indicato una delle priorità politiche del suo Paese che il prossimo 1 gennaio assumerà la presidenza semestrale dell'Ue subentrando alla Germania.
"Vogliamo investimenti significativi nella pubblica amministrazione digitale", ha detto Siza Vieira, sottolineando che la Presidenza portoghese incoraggerà gli Stati membri a concentrarsi principalmente su giustizia, sicurezza sociale e servizi sanitari. Gli sforzi sono diventati "più necessari" di fronte alla prospettiva di ulteriori periodi di restrizioni a causa della pandemia, con molti cittadini che non possono accedere a servizi vitali, ha spiegato il ministro. Al vertice del Consiglio europeo di settembre, i leader Ue hanno chiesto la creazione di un'identità digitale europea, che aprirebbe a un maggiore allineamento nell’e-government tra gli Stati membri.
Tra le altre priorità relative al digitale, Siza Vieira ha menzionato l'istruzione. "Crediamo che dovremmo usare le tecnologie digitali per trasformare il modo in cui i nostri figli imparano", ha detto, sottolineando che "le tecnologie digitali dovrebbero essere utilizzate anche per formare e riqualificare gli insegnanti al fine di essere in grado di cambiare l'esperienza in classe". Un obiettivo condiviso anche da Digital Europe, che in settimana ha presentato le sue raccomandazioni d'investimento per i progetti digitali: istruzione, sanità, Pmi e start-up, sostenibilità e connettività su tutte. Un'attenzione particolare dovrebbe essere rivolta al rapporto tra competenze e occupazione nell'arena digitale, ha sottolineato la direttrice del think tank, Cecilia Bonefeld-Dahl.
A settembre, la Commissione ha definito un approccio a due pilastri per promuovere l'istruzione digitale nell'Ue. La disponibilità di infrastrutture, connettività e attrezzature digitali di alta qualità per gli studenti e l'aumento delle competenze digitali di base sin dalla tenera età ne sono i capisaldi. Inoltre, all'inizio di luglio, l'esecutivo comunitario ha stabilito nuovi obiettivi per migliorare e riqualificare il blocco entro il 2025, compreso l'obiettivo di garantire che il 70% della popolazione adulta dell'Ue disponga di competenze digitali di base.
Il policy paper di Digital Europe: https://www.digitaleurope.org/wp/wp-content/uploads/2020/10/DIGITALEUROPE_How-to-spend-it_A-digital-investment-plan-for-Europe.pdf
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