Lunedì le Commissioni bilancio ed economia dell'Europarlamento approveranno la loro posizione sul Recovery and Resilience Facility, cioè la fetta più sostanziosa (672,5 miliardi di euro gestiti per lo più a livello nazionale) dei 750 miliardi del Next Generation EU, noto anche come fondo per la ripresa. Gli eurodeputati chiedono una percentuale di risorse più alta da dedicare agli investimenti 'green': almeno del 40% per ogni piano nazionale invece del 30% richiesto dal Consiglio Ue.
Partecipando a un webinar organizzato dalla European Climate Foundation, Lisa Fischer del think tank E3G, María Mendiluce del consorzio di imprese We Mean Business e Julian Popov, ex ministro bulgaro per l’ambiente hanno fatto appello agli eurodeputati affinché votino per un'esplicita esclusione dai finanziamenti dei combustibili fossili.
Un emendamento di compromesso potrebbe legare l'erogazione dei fondi ai soli progetti individuati con la classificazione Ue degli investimenti sostenibili, la 'tassonomia' attesa per dicembre e i cui dettagli sono in fase di definizione.
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