La Bulgaria si è unita alla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti contro Huawei: il primo ministro Boyko Borissov ha firmato un accordo quadro con il segretario di Stato americano Mike Pompeo in una cerimonia improvvisata tramite videoconferenza sulla sicurezza della rete 5G.
L'accordo dovrà ora essere approvato dal Consiglio dei ministri bulgaro. Le dichiarazioni d'intenti sono state definite dalle parti come "documenti chiave".
Sofia è l'ultima, in ordine cronologico, tra le capitali dell'Europa orientale a unirsi all'alleanza Clean Network con Washington. A partire dalla Romania nell'agosto 2019, finora gli Usa hanno firmati accordi bilaterali non vincolanti con Polonia, Estonia, Lettonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia e, appunto, Bulgaria.
Nel frattempo, la Commissione europea, pur accettando di consentire ai singoli paesi di limitare o escludere i fornitori di 5G ad alto rischio a gennaio, ancora oggi incoraggia gli Stati membri a cooperare con gli Stati più avanzati nella tecnologia, tra cui la Cina.
La Clean Network con la dichiarazione di Borissov: https://www.state.gov/the-clean-network/#:~:text=The%20Clean%20Network%20program%20is,as%20the%20Chinese%20Communist%20Party.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA