Dal consenso obbligatorio alla sicurezza dei dati processati. L'Autorità di vigilanza francese (Cnil) ha pubblicato le linee guida per l'uso del riconoscimento facciale per i controlli di identità negli aeroporti. Il documento è stato presentato a seguito delle richieste giunte da diversi operatori francesi che intendono testare la tecnologia.
Secondo le linee guida, gli aeroporti dovranno "garantire che il riconoscimento facciale sia conforme ai principi di necessità e proporzionalità del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr)", tenendo in considerazione gli scopi per i quali la tecnologia verrà impiegata, i dati che saranno raccolti e l'impatto sui diritti e sulle libertà degli individui. La Cnil aggiunge che servirà "il consenso" degli utenti e "gli aeroporti dovrebbero fornire un'alternativa alle persone che non acconsentono all'uso della tecnologia". Sarà inoltre necessario "garantire che i dati biometrici siano archiviati in modo sicuro e siano sotto il controllo dell'individuo", ad esempio attraverso un supporto di memorizzazione su cui il passeggero ha il controllo o un database in forma crittografata. In ogni fase del viaggio (dalla consegna dei bagagli all’imbarco), le persone dovrebbero avere la possibilità di scegliere se utilizzare o meno la tecnologia, si sottolinea nel documento.
Secondo uno studio della Société Internationale de Télécommunications Aéronautiques pubblicato nel 2018 e riportato dalla Cnil, più della metà degli aeroporti partecipanti stava valutando di adottare il riconoscimento facciale. Lo scorso luglio, il Regno Unito ha valutato l'uso del riconoscimento facciale all'aeroporto di Heathrow.
Le linee guida francesi: https://www.cnil.fr/fr/reconnaissance-faciale-dans-les-aeroports-quels-enjeux-et-quels-grands-principes-respecter
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