Il gruppo di attivisti europei per la privacy Noyb, guidato dal tedesco Max Schrems, ha presentato un reclamo alle autorità tedesche e spagnole sullo strumento di tracciamento online di Apple, sostenendo che l’azienda statunitense viola la legge europea consentendo agli iPhone di memorizzare i dati degli utenti senza il loro consenso.
Noyb ha sollevato le sue critiche contro l'uso da parte di Apple di un codice di tracciamento che viene generato automaticamente su ogni iPhone durante la configurazione, il cosiddetto Identifier for Advertisers (Idfa). Una volta memorizzato sul dispositivo, il codice consente ad Apple e a terze parti di tracciare il comportamento online di un utente e le preferenze di consumo – vitale per piattaforme come Facebook per poter inviare annunci mirati.
"La legge Ue protegge i nostri dispositivi dal tracciamento esterno. Il tracciamento è consentito solo se gli utenti vi acconsentono esplicitamente. Questa regola molto semplice si applica indipendentemente dalla tecnologia di tracciamento utilizzata. Mentre Apple ha introdotto nel suo browser funzioni per bloccare i cookie, inserisce codici simili nei suoi telefoni, senza alcun consenso da parte dell'utente. Si tratta di una chiara violazione delle leggi europee sulla privacy", ha affermato Stefano Rossetti, avvocato di Noyb. Rossetti ha fatto riferimento alla direttiva e-Privacy dell'UE, che richiede il consenso di un utente prima dell'installazione e dell'utilizzo di tali informazioni.
"Le affermazioni fatte contro Apple in questo reclamo sono di fatto inesatte e non vediamo l'ora di renderlo chiaro alle autorità di regolamentazione della privacy qualora dovessero esaminare il reclamo. Apple non accede né utilizza l'Idfa sul dispositivo di un utente per alcuno scopo", ha commentato su Twitter Hendrik Bourgeoi, avvocato e policy advisor per gli affari governativi di Apple a Bruxelles.
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