La produzione di energia elettrica con gas naturale potrà essere classificata come sostenibile a condizione che sia prodotta con sistemi di abbattimento delle emissioni (sequestro CO2 oppure utilizzo di combustibile decarbonizzato), con metodi di stoccaggio della CO2 e con emissioni sul ciclo di vita quantificate e validate da parti indipendenti, o con sistemi per azzerare le perdite sia in fase di costruzione dell'impianto che di funzionamento a pieno regime.
E' quanto emerge dal regolamento delegato sulla "tassonomia", la classificazione Ue degli investimenti verdi. La Commissione europea ha pubblicato i testi e lanciato una consultazione pubblica sulle prime due serie di criteri per determinare quali attività economiche possono essere qualificate come sostenibili dal punto di vista ambientale. Europarlamento e Consiglio hanno due mesi di tempo per accogliere o respingere in toto il regolamento.
Come anticipato dalla Commissione europea, la capacità di quantificare le emissioni sul ciclo di vita - e la convalida da enti indipendenti - diventerà sempre più una discriminante per identificare la produzione sostenibile. Sarà così per forme di generazione di energia come la geotermica e per prodotti come la plastica, che dovrà anche essere prodotta da materie prime plastiche riciclate oppure da prodotti agricoli rinnovabili. Il testo definisce anche i criteri 'verdi' per cemento, ferro e acciaio, tutti condizionati all’adozione di tecnologie per la cattura e lo stoccaggio della CO2.
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