Le emissioni degli impianti coperti dal sistema di scambio di quote di emissioni dell'Ue (Ets) sono diminuite del 9,1% nel 2019 rispetto al 2018, l'equivalente di circa 152 milioni di tonnellate di CO2. Lo scrive la Commissione Europea nella relazione annuale sul funzionamento del mercato europeo del carbonio.
La relazione copre il 2019 e alcuni sviluppi nel 2020. Rileva che, come negli anni precedenti, la diminuzione è stata determinata principalmente dal settore energetico, mentre le emissioni industriali hanno fatto registrare il calo più forte della fase 3 (2013-2020). Continuano invece a crescere, sebbene in maniera modesta, le emissioni verificate del trasporto aereo con un incremento dell'1% rispetto all'anno precedente, pari a circa 0,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalente.
Nel 2019, gli Stati membri hanno guadagnato circa 14 miliardi di euro dalla vendita all'asta delle quote Ets, importo simile ai ricavi dell'anno precedente. Gli Stati hanno speso o programmato di spendere quasi il 77% delle entrate del 2019 per il progresso degli obiettivi in materia di clima ed energia, ben al di sopra del 50% richiesto dalla legislazione.
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