L’intelligenza artificiale può consentire una decarbonizzazione più rapida del settore energetico e risolvere in modo significativo i problemi di affidabilità e intermittenza delle fonti rinnovabili. E’ quanto emerge da un’analisi pubblicata da Eurelectric sulle ricadute dell’IA sul settore energetico nell’epoca post-digitale ed elaborata dal forum Beyond Digital Platform che riunisce le utility elettriche e le aziende tecnologiche.
Le energie rinnovabili dovrebbero coprire oltre l'80% del mix elettrico entro il 2050 e accoppiare la loro implementazione con applicazioni di IA, come algoritmi predittivi, può portare a un'integrazione delle fonti di energia variabili, "fornendo una soluzione significativa per problemi di affidabilità e intermittenza", osserva l’associazione europea di settore.
Secondo il rapporto, l'81% delle aziende energetiche avrà adottato l'intelligenza artificiale entro il 2025. Le applicazioni di intelligenza artificiale possono "supportare la stabilità della rete tramite accurate funzionalità di gestione del carico di base e la manutenzione predittiva", mentre il monitoraggio efficace dell'utilizzo da parte dei clienti "migliorerebbe le previsioni e porterebbe a una corrispondenza ottimale tra domanda e offerta", si legge nel rapporto.
“L'applicazione dell'IA nel settore energetico accelererà la transizione verso l'energia pulita e consentirà ai consumatori di svolgere il loro ruolo chiave in questa trasformazione - ha detto il segretario generale di Eurelectric, Kristian Ruby -. Per aumentare il coinvolgimento dei consumatori, abbiamo urgente bisogno di costruire relazioni basate sulla fiducia, garantendo la protezione della privacy e dei dati, nonché assicurandoci che coloro che sono vulnerabili e meno esperti di tecnologia non vengano lasciati indietro".
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