La nuova legge sulla sicurezza informatica della Spagna, che dovrebbe essere approvata la prossima estate, obbligherà gli operatori coinvolti nella realizzazione delle reti 5G a effettuare un'analisi indipendente della gestione del rischio ogni due anni, ma non stabilirà veti a priori a nessun fornitore, compreso Huawei. Lo riferisce la stampa spagnola dopo aver visionato una bozza preliminare del 5G Cybersecurity Act su cui sta lavorando il governo spagnolo.
Nella valutazione del livello di rischio verrà utilizzata una “scala” di rischio che prevede livelli da basso a medio o alta. A seconda dei risultati della valutazione indipendente, le società di telefonia mobile potranno o meno entrare nel nuovo mercato 5G in Spagna.
Questo approccio "neutrale" esclude il divieto a priori di qualsiasi azienda, in particolare del gigante tecnologico cinese Huawei, che è già stato bandito in altri Paesi come la Svezia.
La Commissione Ue intanto ha pubblicato il suo ultimo rapporto per valutare i progressi dei Ventisette nello sviluppo del 5G. Gli Stati membri dovrebbero completare l'implementazione delle reti 5G "entro il secondo trimestre del 2021" e "garantire che i rischi identificati" sulla sicurezza "siano adeguatamente mitigati", ha scritto Bruxelles. I governi nazionali dovrebbero "ridurre al minimo l'esposizione a fornitori ad alto rischio" ed "evitare la dipendenza" da queste aziende, sottolinea l'esecutivo comunitario.
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