Identificare i territori più a rischio, misurare i danni degli eventi meteorologici estremi e definire quelli futuri per migliorare la risposta di istituzioni ed enti locali ai cambiamenti climatici, con benefici anche per il settore privato, in particolare dei rischi assicurativi, cittadini e consumatori.
E’ la promessa dello European Extreme Events Climate Index (E3CI), il primo indice sviluppato in Europa per monitorare e gestire l’impatto degli eventi meteorologici estremi. A realizzarlo sono stati l’Ifab (International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development), con il CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) e Leithà (il centro dati del Gruppo Unipol).
L'indice aiuta a identificare le aree interessate da eventi estremi e a misurarne la severità, raccogliendo informazioni utilizzabili nei settori della finanza, dell’assicurazione e della ri-assicurazione. Può inoltre essere utilizzato dai decisori politici per scelte legate alla riduzione dei rischi meteo e per diffondere consapevolezza sul tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
I dati saranno resi disponibili a tutti, gratuitamente, in formati aperti. L’Indice è consultabile in un’apposita sezione del sito di Ifab, oppure sulla piattaforma Dataclime, dove possono essere scaricati i dati grezzi.
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