Il Parlamento europeo spinge per una moratoria sull'uso dei sistemi di riconoscimento facciale nei luoghi pubblici da parte delle autorità nazionali fino a quando la tecnologia non potrà essere dimostrata non discriminatoria e conforme ai diritti fondamentali. In una risoluzione adottata in sessione plenaria con 364 voti favorevoli, 274 contrari e 52 astensioni, gli eurodeputati hanno dato il loro consenso alle linee guida per l'uso dell'intelligenza artificiale negli usi civili e militari, che include una raccomandazione ai governi di sospendere l'adozione della tecnologia di riconoscimento facciale.
Le linee guida, redatte dall'europarlamentare francese Gilles Lebreton (Identity and Democracy), invitano la Commissione europea a prendere in considerazione una moratoria sull'uso dei sistemi di riconoscimento facciale nei luoghi pubblici da parte delle autorità fino a quando la tecnologia non potrà essere dimostrata non discriminatoria e conforme ai diritti fondamentali.
La risoluzione del Parlamento, che non è vincolante, vuole anche vietare l'uso del sistemi di profilazione – social scoring - da parte delle autorità pubbliche, sposando la linea della società civile che ha fatto pressioni per un divieto esplicito di tali tecnologie.
Le linee guida richiedono anche un divieto esplicito dei cosiddetti robot e sistemi killer senza controllo o supervisione umana. I deputati chiedono alla Commissione di elaborare con urgenza una strategia a livello dell'Ue sulle armi autonome letali e vogliono che queste tecnologie siano utilizzate solo come ultima risorsa. I sistemi abilitati all'IA devono permettere agli esseri umani di esercitare un controllo significativo, in modo da esserne i responsabili dell'utilizzo, sostiene il Parlamento Ue, sottolineando che l'uso di sistemi d'arma autonomi e letali (LAWS, Lethal Autonomous Weapon System) solleva questioni etiche e legali fondamentali. I legislatori hanno sollecitato la Commissione a elaborare un regime globale di controllo degli armamenti dell'IA e auspicano che l'Ue guidi i lavori per la promozione di un regolamento globale sull'uso dell'IA per scopi militari.
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