La compagnia di telecomunicazioni cinese ha annunciato di voler costruire una fabbrica nella regione francese dell'Alsazia, nel comune di Brumath, a circa 15 km a nord di Strasburgo. Una decisione che arriva mentre il governo ha deciso di eliminare gradualmente l’uso di apparecchiature cinesi dalle sue reti 5G. La mossa del gigante delle tlc cinese "è indipendente dalla questione dello spiegamento del 5G sul territorio francese", ha fatto sapere un portavoce del ministero dell'economia francese, aggiungendo che Parigi resta "vigile" per garantire che "gli investimenti nelle infrastrutture di telecomunicazioni soddisfino elevati criteri di sicurezza nazionale".
Il sito di produzione a Brumath sarà il primo stabilimento di Huawei fuori dalla Cina. I lavori di costruzione della fabbrica, che sarà dedicata alle apparecchiature radio 5G per servire il mercato europeo, potrebbero iniziare già quest'anno e il sito "potrebbe produrre la prima stazione mobile nel 2023", ha annunciato in una conferenza stampa presso la sede della Regione Grand Est Catherine Chen, vicepresidente e membro del cda di Huawei. L’investimento cinese vale 200 milioni di euro e permetterà la creazione di 300 posti di lavoro, che potrebbero divenire 500 a lungo termine.
Lo scorso anno il governo francese ha implementato una nuova legge che consente alla sua agenzia di sicurezza informatica ANSSI di bloccare i contratti 5G tra gli operatori e Huawei. "Per gli operatori che attualmente non utilizzano Huawei, li stiamo incitando a non farlo... Per quelli che già utilizzano Huawei, stiamo fornendo autorizzazioni per durate che variano tra tre e otto anni", aveva detto il capo dell’agenzia, Guillaume Poupard.
Il portavoce del ministero dell'economia ha affermato che la fabbrica di Huawei "illustra l'attrattiva della Francia, nel cuore dell'Europa ... Il settore delle infrastrutture digitali in Francia ha una catena del valore industriale completa, nonché competenze riconosciute dagli attori globali e quindi un mercato attraente per loro", sottolineando che l’azienda cinese dovrà rispettare tutti gli standard ambientali e di costruzione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA