Rendere Internet un luogo migliore e più sicuro, soprattutto per i bambini e i giovani che oggi sono più che mai i protagonisti e destinatari dei servizi e tecnologici: è uno degli obiettivi più urgenti in campo digitale che la Commissione Ue ha messo in luce in occasione del Safer Internet Day 2021. Lanciata nel 2004 e promossa dalla rete finanziata dall'Ue del Safer Internet Center negli Stati membri, la giornata viene celebrata online in oltre 170 paesi in tutto il mondo.
“La crisi del coronavirus ci ha costretti a spostare la maggior parte delle nostre attività quotidiane online e quando permettiamo ai nostri figli di navigare in Internet, vogliamo che siano protetti. Ci impegniamo a garantire che la trasformazione digitale sia sicura per tutti. Ciò che è illegale offline dovrebbe essere illegale online”, ha detto il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton. Dopo aver proposto a dicembre nuove norme Ue sul digitale, ora l’Ue si aspetta “l'industria tecnologica faccia la sua parte nella promozione di un Internet più sicuro senza indugio”, ha avvertito il commissario francese.
La direttiva sui servizi di media audiovisivi recentemente rivista richiede che le piattaforme di condivisione di video online limitino l'accesso dei bambini a contenuti dannosi e il pacchetto Digital Services Act (Dsa)-Digital Markets Act (Dma) include obblighi specifici per piattaforme molto grandi al fine di affrontare rischi significativi per i minori. Inoltre, la Commissione Ue ha pubblicato la piattaforma paneuropea ‘Better Internet for Kids’ con informazioni per i bambini, i loro genitori e gli educatori, oltre a una strategia per contrastare gli abusi sui minori.
Proprio su quest’ultimo tema Bruxelles ha aperto una consultazione pubblica. La Direzione generale Affari interni della Commissione sta infatti lavorando su un nuovo regolamento contro gli abusi sessuali online sui minori online e la pubblicazione della proposta è prevista per il secondo trimestre del 2021. L'obiettivo è stabilire regole vincolanti affinché le società tecnologiche individuino e segnalino materiale pedopornografico, come attualmente fa la maggior parte delle piattaforme online solo su base volontaria. L'esecutivo vuole anche creare un centro europeo per prevenire e contrastare gli abusi sessuali sui minori. La consultazione è aperta fino al 15 aprile.
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