La Commissione Ue si sta muovendo per promuovere lo sviluppo di microchip, supercalcolo e comunicazioni sicure e intende spingere gli Stati membri ad usare parte dei fondi del Recovery Fund per sostenere progetti tecnologici paneuropei nei settori in cui le aziende del Continente sono rimaste indietro rispetto ai concorrenti americani e asiatici. È quanto emerge da una presentazione che la Commissione Ue ha fatto ai governi vista dall’ANSA.
Nei mesi scorsi Bruxelles ha chiarito che gli Stati dovranno usare il 20% dei fondi del Recovery per la transizione digitale, ora i funzionari Ue stanno iniziando a chiarire i 672,5 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni possono essere un'opportunità per investire in tecnologie in cui le aziende europee sono rimaste indietro rispetto ai concorrenti internazionali, dai microchip ai supercomputer, alle infrastrutture cloud e alle reti di comunicazione. Tra le idee della Commissione vi è la creazione di una "infrastruttura di comunicazione quantistica sicura" (EuroQCI) composta da reti sicure nazionali interconnesse e collegate a una rete satellitare per la copertura a lunga distanza. Il progetto aiuterebbe a proteggere le informazioni sensibili e a impedire la fuga di informazioni diplomatiche, politiche e industriali.
Alcuni fondi del Recovery, insieme ad altri finanziamenti come quelli provenienti dal programma Horizon Europe, potrebbero contribuire anche a rafforzare il settore dei semiconduttori in Europa, fondamentale davanti alla pressione sull'industria dei microchip causata dalle tensioni Usa-Cina e dalla carenza della catena di approvvigionamento, ha spiegato la Commissione. L’urgenza, secondo i funzionari, è di spingere la capacità dell’Unione sia di progettare chip che di produrli, tanto che si prevede di lanciare una "alleanza industriale" apposita in aprile. Bruxelles intende anche sostenere anche i Paesi nel lanciare un progetto di interesse comune europeo (Ipcei) per aumentare gli investimenti pubblici e privati nei microchip, piano che ha già ottenuto il sostegno del governo tedesco.
La lista dei desideri dei progetti industriali della Commissione Ue include anche acquisti congiunti di supercomputer e computer quantistici, che i Paesi potrebbero iniziare a fare insieme entro la fine del 2021.
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