La Commissione europea ha proposto un nuovo schema "di impresa comune" da 1,8 miliardi di euro per investire nel lancio del 5G e 6G e raggiungere i concorrenti asiatici e americani. Il primo versamento Ue sarà di 900 milioni. Lo schema è aperto agli investitori privati e Bruxelles si aspetta che le aziende si impegnino con un importo di eguale misura, portando l'investimento totale a 1,8 miliardi di euro. La proposta dovrà ora essere approvata dalle capitali Ue e, secondo i piani dell'esecutivo, verrà lanciato dopo l'estate.
"In Europa siamo in una posizione di svantaggio quando si tratta di accedere ai finanziamenti per la connettività digitale", ha detto il direttore dell'unità per le reti di nuova generazione della Commissione Ue, Pearse O'Donohue, a una conferenza sul 5G. La valutazione del funzionario è supportata da un nuovo studio della Commissione e della Banca europea per gli investimenti, che ha dimostrato che l'Europa "corre il rischio di rimanere indietro nella corsa alla leadership del 5G".
Secondo le stime, gli Stati Uniti investono nelle nuove reti tra i 4,6 e 6,6 miliardi di euro in più all'anno. Gli operatori delle tlc europei lamentano costi troppo elevati imposti dai governi nazionali per l'uso dello spettro, spiegando che questo significa ridurre gli investimenti per implementare le reti. "Se gli Stati membri non accelerano le licenze per la vendita all'asta delle bande 5G, non riusciremo a raggiungere in tempo il nostro obiettivo del piano d'azione 5G", ha detto O'Donohue, aggiungendo che finora "ciò che è mancato sono le opportunità di investimento".
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