Oltre trenta europarlamentari di diverse nazionalità, tra cui molti italiani come Antonio Tajani e Carlo Calenda, ha firmato una lettera indirizzata alla Commissione europea in cui si chiede di escludere le stoviglie in carta monouso con strato di polimero dall’elenco dei prodotti sottoposti a restrizione nell’ambito della direttiva sulla plastica.
Gli eurodeputati hanno ricordato che uno studio Ramboll ha dimostrato come, a determinate condizioni, il monouso in carta sia meno inquinante delle stoviglie in plastica o ceramica. I piatti di carta monouso, sottolineano gli eurodeputati, vengono acquistati e prodotti in Europa, al contrario della plastica, della ceramica o di piatti di vetro che provengono principalmente da Asia e Cina. Lo strato di polimero è inoltre necessario per evitare contaminazione degli alimenti.
Gli eurodeputati chiedono quindi di riconsiderare le linee guida attualmente all’esame della Commissione, che inseriscono il monouso in carta e plastica tra i prodotti da sottoporre a restrizione. Le linee guida, aggiungono, “devono essere coerenti con il testo legislativo e pienamente allineate con gli obiettivi della Direttiva” che, scrivono, nasce per ridurre l’inquinamento “da manufatti in plastica più presenti sulle spiagge europee”. E non è il caso delle stoviglie monouso un carta. Le linee guida dovevano essere pronte a fine gennaio, ma la preparazione del documento prenderà più tempo e arriverà non prima di metà marzo.
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