Un 'mini-piano’ d'azione sul 5G per indirizzare gli Stati membri e incoraggiarli ad accelerare nell’implementazione delle reti. È uno dei principali contenuti del pacchetto sugli obiettivi del decennio digitale Ue che Bruxelles presenterà il 9 marzo, secondo quanto riferito da Peter Stuckmann, capo unità responsabile dei futuri sistemi di connettività dell’Ue, parlando a una videoconferenza organizzata da Forum Europe.
Tra gli obiettivi digitali 2030 dell’Ue "il 5G sarà sicuramente presente", ha detto Stuckmann, ammonendo che solo la metà degli Stati membri ha raggiunto i target per l'assegnazione della banda di copertura inferiore per lo spettro 5G e tutti sono "molto indietro" nell'assegnazione delle bande di onde millimetriche. L'Ue è anche in ritardo nella costruzione di stazioni base wireless a corto raggio, necessarie per le tecnologie 5G a piccole celle, ha affermato il funzionario europeo, confrontando la situazione dell’Unione con la Corea del Sud, dove sono state costruite centinaia di migliaia di tali stazioni.
La Commissione delineerà pertanto nuovi obiettivi di investimento per il 5G, con un'enfasi sulle iniziative pubblico-private e avrà particolare attenzione anche sulle misure per rafforzare la sicurezza delle reti. I target 5G delineati nel documento sul Decennio digitale saranno ulteriormente chiariti nella revisione del piano d'azione 5G che Bruxelles prevede di presentare entro la fine dell'anno.
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