Con gli impegni attuali delle aziende europee sul clima, l’aumento delle temperature globali si attesterebbe a 2,7 gradi rispetto ai livelli preindustriali, ben al di sopra dell'obiettivo di Parigi e molto al di sotto dell'ambizione politica dell'Unione europea.
La stima è della organizzazione no-profit Cdp, che fornisce assistenza a imprese e enti locali che vogliono fissare target per impegnarsi nella riduzione delle emissioni e dei consumi idrici, e nella lotta alla deforestazione. Cdp invita “le imprese e le città ad accelerare sugli investimenti verdi”.
I dati sono stati presentati nell’ambito dei Cdp Awards. L'evento organizzato insieme alla Banca europea degli investimenti, ha visto la partecipazione della commissaria Ue ai servizi finanziari Mairead McGuinness. "Non possiamo permetterci di fallire con il Green Deal – ha detto McGuinness – e dobbiamo dare risposte in tempi brevi agli investitori, sento che c’è preoccupazione tra le imprese, dobbiamo essere veloci ma anche attenti a non aumentare la burocrazia e non lasciare nessuno indietro".
All'evento hanno preso parte operatori privati che hanno fissato obiettivi di riduzione delle emissioni, tra cui l’italiana Eni e la multinazionale del cemento LafargeHolcim. Hanno dato il loro contributo alla discussione anche sindaci come Costas Bakoyannis (Atene), Anne Hidalgo (Parigi) e Minna Harve (Turku) e Dario Nardella (Firenze).
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