/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Stati membri a favore della stretta su Big Tech, ma chiedono modifiche

Stati membri a favore della stretta su Big Tech, ma chiedono modifiche

Lussemburgo scongiura deroghe nazionali, Grecia insiste su AirBnB

05 marzo 2021, 15:02

Redazione ANSA

ANSACheck

Stati membri a favore della stretta sulle Big Tech, ma chiedono modifiche © ANSA/EPA

Le delegazioni nazionali hanno inviato le loro osservazioni preliminari sul Digital Services Act presentato dalla Commissione Ue lo scorso dicembre, secondo un documento interno visionato dall’ANSA. Nel complesso, i Paesi supportano l'obiettivo del disegno di legge, che stabilisce regole di moderazione dei contenuti per piattaforme online come Google, Facebook, Amazon e TikTok, ma chiedono alcune modifiche.

Ad avere redatto i commenti sul testo sono stati Lussemburgo, Repubblica Ceca, Irlanda, Polonia, Slovacchia, Svezia, Danimarca, Italia, Belgio, Austria e Spagna, mentre mancano ancora i feedback di Germania e Francia, con Parigi che ha già dichiarato di voler raggiungere un accordo sul dossier il prossimo anno, nel corso della propria presidenza dell’Ue.

Tra le modifiche richieste, di particolare rilevanza quelle di Lussemburgo e Polonio. Il Granducato insiste che il Dsa dovrebbe lasciare poco spazio per l’introduzione di misure nazionali aggiuntive. "Qualsiasi flessibilità o clausola di apertura per gli Stati membri per derogare, specificare o integrare le regole del DSA minerebbe direttamente l'obiettivo dell'armonizzazione", scrive la delegazione lussemburghese.

La Polonia, che sta attualmente elaborando le proprie norme nazionali per la moderazione dei contenuti sui social, vuole un meccanismo di risoluzione delle controversie tra i paesi dell'Ue in caso di ordini di rimozione transfrontalieri. Il meccanismo potrebbe rispecchiare quello incluso nel regolamento Ue sui contenuti terroristici, adottato di recente. Il governo di destra polacco ritiene che le piattaforme online nutrano pregiudizi nei confronti dei conservatori e, per questo, sostiene che la legge sui servizi digitali dovrebbe "anche offrire la possibilità di emettere un ordine con l'effetto opposto, cioè l'ordine di ripristinare l'accesso ai contenuti".

Diverse delegazioni nazionali, inclusa la Grecia, vorrebbero che il Dsa menzionasse in modo più specifico l'economia collaborativa, che include aziende come Airbnb.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.