Google ha annunciato un aumento del 3% delle tariffe pubblicitarie sulla sua piattaforma a partire da maggio per coprire quella che è stata definita la tassa ai colossi del web (Google, Apple, Facebook e Amazon) in vigore in entrambi i paesi.
"L'impatto è considerevole" per tutte le aziende, "qualunque sia la loro dimensione", Jean-Luc Chetrit, direttore generale dell’organizzazione che rappresenta le aziende che utilizzano i servizi di comunicazione per promuovere i loro prodotti (Union des Marques), esprimendo rammarico per il fatto che queste commissioni aggiuntive si ritorceranno contro le imprese, comprese le Pmi.
Nel luglio 2019, la Francia aveva introdotto l’imposta fino al 3% sui ricavi di alcuni servizi forniti dalle aziende digitali. La tassa è stata subito soprannominata ‘GAFA’ (dalle iniziali dei quattro colossi Usa) perché, di fatto, va a colpire le grandi società con un fatturato globale di 750 milioni di euro e 25 milioni di euro di fatturato in Francia.
Una mossa a cui i giganti del web si stanno adeguando imponendo tariffe maggiorate. La prima era stata Amazon, nell’ottobre 2019, aumentando del 3% delle tariffe applicate ai venditori sulla sua piattaforma in Francia. Quindi, nel settembre 2020, è stata la volta di Apple di aumentare le tariffe addebitate agli sviluppatori che utilizzano la sua piattaforma per vendere app.
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