Sempre più cittadini europei fanno uso dell'e-Government, ma per gli italiani la disponibilità della pubblica amministrazione online resta ancora un traguardo lontano. È quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati da Eurostat per l'Open Data Day, un evento mondiale annuale volto a incoraggiare l'adozione di politiche open data tra i governi, le imprese e la società civile.
Nel 2020, sono stati in media il 47% gli europei tra i 16 e 74 anni che hanno detto di aver utilizzato i siti web delle autorità pubbliche nei dodici mesi precedenti all'indagine. Una quota aumentata di oltre dieci punti rispetto al 2008, quando era al 33%. A fare più uso dell’e-government sono i cittadini compresi tra i 25 e i 34 anni (59%), seguiti dalla fascia 35-44 anni (56%). Sebbene i più anziani siano meno propensi a utilizzare i servizi online, più di un quarto (26%) dei cittadini di età compresa tra 65 e 74 ha detto di usufruirne.
Tra gli Stati membri, lo scettro della pubblica amministrazione online va alla Danimarca (89%), seguita da Finlandia (85%), Paesi Bassi (81%) e Svezia (79%). Ancora molta lontana dalla media Ue l’Italia, ferma al 19% insieme alla Bulgaria. Peggio ha fatto solo la Romania, dove i servizi digitali delle autorità pubbliche sono usati solo dal 10% dei cittadini.
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