Via libera degli Stati membri alla riforma delle regole fiscali per "affrontare le sfide poste dall'economia delle piattaforme digitali". Le norme entreranno in vigore il 1° gennaio 2023 e regolamentano le vendite sulle piattaforme digitali situate sia all'interno che all'esterno dell'Ue (come le Big Tech).
Attraverso una revisione della direttiva europea sulla cooperazione amministrativa in campo fiscale, a partire da quella data ci sarà "l'obbligo per gli operatori di piattaforme digitali di segnalare i redditi generati dai venditori sulle loro piattaforme e per gli Stati membri di scambiarsi automaticamente queste informazioni", spiega il Consiglio Ue in una nota.
Nello specifico, le nuove regole “consentiranno alle autorità fiscali nazionali di rilevare i redditi generati attraverso le piattaforme digitali e determinare i relativi obblighi fiscali”. La riforma mira ad estendere la normativa fiscale europea alle imprese promosse attraverso social network come Facebook o Instagram poiché, nonostate il crescente numero di persone e aziende che utilizzano le piattaforme digitali per vendere beni o fornire servizi, queste entrate di solito non vengono dichiarate, con conseguenze sul gettito fiscale degli Stati membri e sulla disparità tra dettaglianti online e negozi tradizionali.
Si tratta di "un importante aggiornamento che contribuirà a garantire che anche i venditori attivi sulle piattaforme digitali paghino la loro giusta quota di tasse", ha detto il ministro delle finanze portoghese, João Leão, che guida la presidenza di turno dell’Ue, sottolineando che l’accordo è di particolare rilevanza “in un momento in cui vengono le vendite su Internet sono aumentate sempre di più e la pandemia di Covid-19 sta mettendo sotto pressione le finanze pubbliche".
Quando il quadro sarà operativo, le autorità di due o più Stati membri potranno effettuare audit congiunti.
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