La Romania potrebbe presto diventare il terzo Paese europeo, dopo Regno Unito e Svezia, ad escludere gli operatori cinesi come Huawei dalla futura rete mobile 5G. Secondo quanto riferito ai media locali dal deputato liberale, Pavel Popescu, del partito di maggioranza, il governo liberale ha appena approvato un disegno di legge che vieterebbe di fatto a Huawei di prendere parte allo sviluppo della tecnologia. Secondo la bozza normativa, le società di telecomunicazioni cinesi potrebbero non essere prese in considerazione in Romania a causa di "rischi, minacce o vulnerabilità per la sicurezza nazionale".
Per fornire tecnologie e attrezzature per la rete 5G della Romania, le aziende dovranno richiedere il parere del Consiglio supremo di difesa (Csat), presieduto dal capo di Stato romeno, Klaus Iohannis.
Il via libera al disegno legge rafforza la tradizionale fedeltà di Bucarest a Washington in chiave anti-comunista e suggella il memorandum firmato nel 2019 con Washington, nel quale i due governi affermavano che "un'attenta e completa valutazione dei fornitori 5G è necessaria come parte dell'approccio alla sicurezza basato sul rischio".
Il testo potrebbe essere approvato dal Parlamento nelle prossime settimane, prima del lancio dei bandi per assegnare le frequenze pioniere del 5G nella seconda metà dell'anno.
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