Ong e costruttori di veicoli tornano alla carica per chiedere all'Ue di impegnarsi di più nell'infrastruttura di ricarica elettrica. Dopo un'analoga iniziativa sulle automobili, la Ong Transport & Environment e l'associazione dei produttori di autoveicoli Acea hanno scritto alla Commissione europea per chiedere l'installazione di 11mila punti di ricarica per camion elettrici in tutta l'Ue entro il 2025, fino a raggiungere i 42mila entro il 2030.
In questo modo T&E e Acea vogliono indicare alla Commissione la direzione da prendere per la revisione della direttiva sulle infrastrutture per i combustibili alternativi, in programma quest'anno.
Le infrastrutture di ricarica sono state anche argomento di una relazione della Corte dei Conti Ue. Anche se i paesi hanno raggiunto gli obiettivi Ue 2014-20, si legge in una nota diffusa dall'organismo di revisione dei bilanci, l'Ue è "tuttora molto lontana dal raggiungere l'obiettivo del Green Deal di un milione di punti di ricarica entro il 2025 e non dispone di una tabella di marcia strategica generale per la mobilità elettrica".
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