Come anticipato la settimana scorsa, la Commissione europea ha proposto una direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità per le aziende. Prevede nuovi standard per la pubblicità delle informazioni aziendali circa la sostenibilità e aumenta il numero di imprese soggette all'obbligo di pubblicare dati ambientali e sociali. Da 11mila, come accade oggi con la direttiva per la rendicontazione non finanziaria, a 49mila. Praticamente tutte le grandi società e quelle quotate in borsa, grandi e piccole che siano. Il nuovo standard sarà invece volontario per le Pmi.
Responsabile dello sviluppo dei nuovi standard sarà lo European Financial Reporting Advisory Group (Efrag). La rendicontazione ha un costo per le aziende, che la Commissione con la sua proposta "mira a ridurre nel medio-lungo termine".
Le nuove regole, spiega in una nota l’Esecutivo Ue, "comporteranno costi aggiuntivi a breve termine per le aziende soggette ai suoi requisiti". Ma adottare ora uno standard comune vuol dire risparmiare quando i requisiti di sostenibilità saranno richiesti sul mercato, ancora più di quanto lo sono oggi. Secondo Bruxelles, "visto l'aumento della domanda da parte degli investitori di informazioni sulla sostenibilità aziendale, la proposta di uno standard Ue" con "le informazioni essenziali che le imprese dovrebbero divulgare rappresenta un'opportunità".
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