In settori come trasporti ed energia, utilizzare la leva fiscale per ridurre le emissioni implica aumentare la trasparenza dei sussidi a livello nazionale. Lo ha detto il direttore generale Ue per le tasse e l'Unione doganale Gerassimos Thomas parlando al convegno virtuale organizzato dalla Commissione europea sulla tassazione 'verde'.
Thomas ha fatto riferimento alla necessità di ampliare la portata della tassazione energetica a settori come l’aviazione (che gode di agevolazioni sui carburanti) e rendere più trasparenti i sistemi fiscali nazionali con "molti sussidi nascosti per le fonti fossili".
"A livello nominale le tasse nazionali sui combustibili fossili sono tutte più alte degli attuali requisiti minimi europei – ha detto – ma in realtà c'è una gran quantità di eccezioni" tante che "anche per la Commissione è difficile interpretare qual è la vera situazione".
L'Esecutivo Ue sta preparando una revisione della direttiva sulla tassazione dell'energia in cui, tra le altre cose, prevede di vietare le esenzioni fiscali per i carburanti di aerei e navi, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans chiudendo il convegno.
In vista di una discussione sul tema che si preannuncia tesa tra i paesi membri, la ministra belga dell'ambiente Zakia Khattabi ha sottolineato la necessità di superare la regola dell'unanimità per le decisioni in materia fiscale e chiesto la possibilità per gli Stati di avere più margini per abbassare l’Iva sui prodotti sostenibili.
All'incontro ha partecipato anche il ministro dell'economia Daniele Franco, che ha illustrato le iniziative su tassazione e sostenibilità dell'Italia nell’ambito della presidenza di turno del G20.
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